Articolo: Il tre ruote di Breguet

Abraham-Louis Breguet nacque in Svizzera, a Neuchâtel, il 10 gennaio 1747, figlio di Jonas Louis Breguet, oste a Verrières, e di Suzanne-Marguerite Bollein. La famiglia Breguet era francese, originaria della Picardia: essendo di fede protestante, emigrò in Svizzera nel 1685, dopo la revoca dell’editto di Nantes, trovandovi rifugio ed una nuova patria. Abraham-Louis restò orfano di padre nel 1758: la madre si risposò con un orologiaio svizzero, tale Joseph Tattet.

Fu quindi il patrigno, titolare di una bottega orologiaia a Parigi, ad indirizzare Abraham-Louis ed i suoi fratelli verso il mestiere della costruzione e del commercio degli orologi. Nel 1762, Breguet terminò il proprio tirocinio e si trasferì nella capitale francese, che diventò la sua nuova terra di adozione. Nel 1775 decise di intraprendere l’attività in proprio, aprendo bottega in Quai de l’Horloge - allora detto Quai des Morfondus - una via popolata da orologiai e da produttori di strumenti di precisione. Ben presto si mise in ottima luce presso la corte reale e lo stesso Luigi XVI. Nello stesso anno, sposò Cécile Marie-Louise L’Huillier..

Tra il 1787 ed il 1791 lo troviamo associato a Xavier Gide, un orologiaio pendulier,

personaggio particolare che si era ripromesso di non costruire mai più di due orologi dello stesso tipo e che nel 1787 aveva inventato la pendola a tre ruote, in francese pendule à trois roues. Nel 1789, lo scoppio della Rivoluzione Francese giunse a sconvolgere l’esistenza della nazione. Molti maestri orologiai dovettero abbandonare la Francia per rifugiarsi in altri Paesi dal regime più stabile: alcuni optarono per l’Inghilterra, altri per la Svizzera. Breguet fuggì da Parigi scegliendo come destinazione finale l’Inghilterra, dove divenne fornitore della Real Casa e del Principe di Galles. Non cessò però la propria collaborazione con alcuni artigiani della nativa regione locloise: doratori, meccanici, fabbricanti di molle e orologiai in genere.

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Articolo: Le Roy à Paris

L'orologio che vediamo non è una semplice Boulle d'applique, ma un'eccezionale macchina musicale e astronomica, unica nel suo genere, realizzata dai leggendari orologiai di Parigi, Julien e Pierre Le Roy, probabilmente intorno al 1740. In questo periodo, la Francia era governata da Luigi XV e si proponeva a livello internazionale come uno dei massimi centri culturali. Qui nascevano le mode, il gusto e le tecniche che avrebbero influenzato gli altri Stati europei negli anni a venire. Nella nostra pendola, possiamo ritrovare tutto lo spirito di una Francia all'apice del suo splendore, ben rappresentato dalla raffinata costruzione, la progettazione meticolosa e la superba ebanisteria, elementi che ne fanno, a pieno diritto, uno degli orologi più belli di questa tipologia conosciuti agli studi. Ormai divenute pezzi da museo, le Boulle astronomiche venivano realizzate appositamente per i più ricchi membri delle famiglie reali e aristocratiche. Un esempio famoso è l'orologio che Luigi XV fece realizzare per Madame de Pompadour. L'esemplare protagonista del nostro articolo proviene da Palais Daun-Kinsky, uno dei palazzi barocchi più importanti di Vienna, e, dato l'eccezionale stato di conservazione, possiamo presumere sia stata proprio la sua prestigiosa collocazione ad averlo preservato in queste impeccabili condizioni fino ai giorni nostri.

Con ogni probabilità, questa pendola venne realizzata per ordine dell'astronomo Jacques Cassini (1677-1756) e solo successivamente giunse come donativo alla famiglia Kinsky

Il personaggio più vicino alla corte di Luigi XV, appartenente a questa nobile famiglia, fu Stephan Wilhelm Kinsky, primo principe di Wchinitz e Tettau (1679-1749), nominato nel 1729 ambasciatore imperiale in Francia dall'allora Imperatore Carlo VI. Proprio grazie al suo ruolo diplomatico, il principe Kinsky ebbe modo di intessere legami e amicizie con molti esponenti dell'aristocrazia francese, rapporti che sicuramente favorirono l'arrivo del bellissimo orologio a Vienna.

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